Il libro

La Relazione di un viaggio tra i selvaggi di Parigi, pubblicata da George Sand in Le diable à Paris e inserita in seguito nel volume delle sue Opere complete, si articola in due lettere all’amico botanico Jules Néraud. Con uno stile non privo d’ironia l’autrice descrive, evocando la suggestione dei racconti di viaggio classici o di un diario di bordo, una sua esotica e spaesante traversata in compagnia del figlio Maurice. Dopo una suspense iniziale sapientemente costruita, Sand svela la natura dell’avventurosa spedizione: un incontro con la tribù degli Iowas al museo indiano del pittore George Catlin, a Parigi. Sand interpreta i tableaux vivants che animano il museo come una testimonianza dell’universalità dell’arte, ma all’esperienza estetica affianca la riflessione più strettamente sociologica. Questo testo, che oggi interpretiamo anche come un invito a riflettere sui temi cruciali della civiltà occidentale, esprimeva senza mezzi termini una critica rivolta alla società francese di allora, alla vigilia di una fase storica particolarmente intensa.